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La nostra storia Dal 1929 il futuro della tradizione

Oggi il nome dell’azienda è SABBA e riporta alle lontane origini che videro come co-fondatore Bortolo Bassi, riporta alla storia di una piccola impresa di trasporto ma nella quale si riflette o, meglio, si interseca la grande storia del Novecento.

Nel 1929 venne costituita una società automobilistica frutto dell’accordo tra Bortolo Bassi e Battista Zerla che istituirono un servizio di “trasporto pubblico” che dal fondovalle portava all’altipiano di Borno e viceversa, servizio affidato a due autocorriere, una FIAT 507 di 27 cavalli ed una Citroën di 25 cavalli. La nuova società Zerla-Bassi nel 1930 acquistava un nuovo autobus modello Citroën di 16 posti e del costo di 45.000 lire e il 7 settembre 1933 (XI anno dell’era fascista) otteneva, con decreto firmato da re Vittorio Emanuele IIl, la “concessione sussidiata di un servizio pubblico di trasporti con automobili sul percorso Ossimo Superiore-Cividate”. Il 3 novembre 1934 il socio Battista cedeva ogni sua ragione di comproprietà a Bortolo Bassi. Per anni, fino alla morte avvenuta nel 1966, la società farà capo a Bortolo Bassi, denominandosi “Autolinee Bassi Bortolo”.

Bortolo Bassi fu un pioniere ed un uomo straordinario. Interpretò le caratteristiche di un’epoca segnata, oltre che dal secondo tremendo conflitto mondiale, dalla vorticosa ripresa economica del dopoguerra.

Durante gli anni della guerra civile e partigiana era stato uomo pubblico, nelle vesti di commissario prefettizio del suo comune, distinguendosi per buon senso ed equilibrio. Seppe aggiornarsi con i tempi e soprattutto con il progresso che nel mondo automobilistico si registrava di anno in anno. Basta dare un’occhiata al parco macchine del 1938 e ai nuovi mezzi che vennero acquistati nel 1946, nel 1951, nel 1956, nel 1961. Intuì la necessità di realizzare e di mantenere buoni rapporti con le altre società del trasporto che operavano sul territorio come la storica ferrovia camuna SNFT che congiungeva Brescia con Edolo in alta Vallecamonica.

Fu artefice di una politica imprenditoriale intelligente e responsabile, sempre evitando sotterfugi o peggio irregolarità, ma volendo che tutte le carte della ditta fossero in piena regola in tema di permessi e di autorizzazioni sia del competente Ministero e dei suoi uffici decentrati, sia delle Amministrazioni Provinciali e Comunali.

L’azienda contava sette dipendenti e otto erano gli automezzi adibiti a servizio pubblico extra urbano, di linea e di noleggio: una Isotta di 44 posti, due Fiat 666 di 44 posti, una OM Taurus di 32 posti, una Fiat 309 di 41 posti, una Fiat 306 di 56 posti, una Fiat 642 di 43 posti e un OM Leoncino di 22 posti.

Il 30 gennaio 1966, nella sua casa di piazza Roma, a Ossimo, Bortolo Bassi si spegneva. Aveva settant’otto anni. Unanime il rimpianto come unanime era stata la stima che l’aveva accompagnato per tutta la vita. Era stato uno dei protagonisti della rinascita della Vallecamonica. Aveva dato lavoro a tante persone. Aveva soprattutto creato all’interno dell’azienda un clima di collaborazione familiare, di intesa, di fiducia, di rispetto.

Lasciava come eredi Bruno e Albano. Il 18 ottobre, con atto notarile Bassi Bruno e Bassi Albano costituivano una nuova società denominandola SABBA, acronimo di Società Autolinee Bassi Bruno e Albano. Proseguendo la politica del padre, i due nuovi titolari si impegnarono nell’ampliamento dell’azienda, incrementando il servizio di noleggio, cercando nuove linee, ampliando la tabella delle corse, stabilendo accordi con società che operavano a livello nazionale e regionale.

L’onda lunga e carica di ottimismo e di una gran voglia di fare del dopoguerra andava nel frattempo affievolendosi. Il boom economico lasciava il posto alla recessione. Nel vocabolario politico ed economico entrava negli anni Sessanta la parola “congiuntura”. Le vie dell’emigrazione esterna (specie verso la Svizzera) ed interna (verso il Piemonte) provocarono uno spopolamento della montagna, di quella montagna che aveva costituito il principale bacino di utenza della ditta fondata da Bortolo Bassi. Bisognava aggiornarsi, ottenere certificazioni di qualità, rimodernare il parco macchine, pensare a nuovi servizi, soprattutto verso le località turistiche di mare, fare del turismo scolastico una proposta seria, aggiornata, istruttiva e attraente.

Nel 1982 l’azienda passava ad Albano e, successivamente ai suoi eredi.

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Autolinee Sabba oggi orgogliosa del suo passato, oltre ai tradizionali collegamenti tra il fondovalle e i paesi dell’altipiano di Borno, si occupa di turismo culturale, scolastico e religioso in Italia e in Europa, svolge regolari collegamenti estivi con la riviera ligure e la riviera adriatica. Il parco macchine aziendale è stato aggiornato con l’acquisto dei modelli di ultima generazione. Soprattutto, coerente con la propria tradizione, l’azienda mai ha voluto cedere alla tentazione delle scorciatoie o peggio dell’avventurismo. Per tale essenziale costitutiva ragione ha voluto e vuole che nella carta di identità dell’azienda la gestione delle risorse umane e materiali risponda ai criteri della massima trasparenza e del costante aggiornamento alle norme di legge: al passo sempre con i tempi e con la società che cambia, cambiando anche la visione, la cultura del turismo e del tempo libero. Questa deve essere ed è la miglior garanzia che l’azienda offre agli utenti, ma anche ai dipendenti e alle loro famiglie.

Una garanzia per il presente e per il futuro.

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